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- Ezra Pound discussion list of the University of Maine

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Luca Gallesi <[log in to unmask]>
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- Ezra Pound discussion list of the University of Maine <[log in to unmask]>
Date:
Sun, 13 Jan 2008 17:42:41 +0100
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text/plain
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text/plain (186 lines)
http://edicola.avvenire.it/ee/avvenire/default.php?pSetup=avvenire
>
> Pound, alla fine resta il poeta
> di Luca Gallesi - 12/01/2008
>
> Fonte: Avvenire
>
>        Professore emerito di Inglese al la York University, A.  
> David Moody
> è uno dei più apprezza ti critici e biografi di T. S. Eliot, al qua  
> le ha
> dedicato numerosi e importanti saggi. Da poco è nelle librerie  
> britan niche
> il primo tomo della biografia di un altro gigante della poesia
> nove centesca, /Ezra Pound, Poet/, dedicata alla sua giovinezza,  
> dal 1885 al
> 1920 (Oxford University Press, pagine 508, sterline 25,00). Il  
> libro di
> Moody ha immediatamente attirato l’interesse della stampa inglese:  
> dal poeta
> 'laureato' Andrew Motion, che ha scritto sul /Guardian/, ai critici  
> dell’Economist,
> dello /Spectator/ e del /Ti mes Literary Supple ment/, tutti sono  
> d’ac cordo
> nel giudicare preziosa ed eccellente questa nuova biografia di  
> colui che
> Eliot de finì, dantescamente, «il miglior fabbro».
>
> - Professor Moody, dopo Pound 'fascista', 'economista' e addirittura
> 'occultista', siamo tor nati finalmente a parlare di Pound come  
> poeta. È
> come poeta, quindi, che Pound sarà ricordato, al di là delle tante
> etichette?
>
>        «Il mio primo volume si occupa del giovane genio, e arriva  
> solo fino
> al 1920, quando Pound ha 35 anni. A quell’epoca egli era  
> innanzitutto e
> soprattutto 'il Poeta'; un poeta con centrato a perfezionare la sua  
> arte e a
> illuminare il mondo attraverso la sua poesia. Le vette raggiunte  
> dalla sua
> produzione poetica sono quello che, oggi, lo rendono – più di ogni  
> altra
> cosa – degno di considerazione e di studio. I suoi /Cantos/ sono  
> quanto di
> più innovativo e all’avanguardia tro viamo nella poesia in inglese  
> dopo
> Wordsworth e Whitman. Per quanto riguarda le altre definizioni,  
> Pound non fu
> mai un 'occultista', come lo fu, per esempio, il suo grande amico  
> Yeats; e
> per quanto riguarda le sue i dee politiche, verso gli anni Venti Pound
> comincia a rendersi conto delle contraddizioni della democra zia
> capitalista, ma allora non sapeva nulla del fascismo, come del  
> resto quasi
> tutti. Della sua simpatia per Mussolini parlerò, comunque, nel se  
> condo
> volume».
>
> - Lei è l’apprezzato autore di un’altra biografia letteraria, «T.S.
> Eliot, Poet». Eliot e Pound sono stati amici frater ni: possiamo in  
> qualche
> modo para gonarli tra loro?
>
>       «La differenza fondamentale tra que sti due grandi poeti e  
> amici per
> tutta la vita è che Eliot considerava il fine dell’esistenza come  
> non di
> questo mondo, mentre Pound cercò di crea re, o almeno queste erano  
> le sue
> in tenzioni, un paradiso terrestre. Nel ricordare l’aiuto di Pound  
> alla
> stesura finale della /Waste Land/, ci si dimenti ca però che egli  
> era già un
> poeta valido e affermato, autore di due opere molto valide e  
> importanti,
> quali /Omaggio a Sesto Properzio/ e soprattutto /Hugh Selwyn  
> Mauberley/,
> auto-necrologio con cui seppellisce definitivamente il giovane  
> esteta a cui
> importava solo dell’'arte per l’arte', scegliendo d’ora in poi  
> 'l’arte per
> la vita'».
>
> - La sua monumentale biografia è un libro destinato a essere
> apprezzato solo dagli accademici o anche dai lettori non specialisti?
>
>       « /Ezra Pound, Poet. A Portrait of the Man & his Work/ è un  
> resoconto
> tanto della vita quanto dell’o pera di Pound, dato che le due cose non
> possono essere separate. È questo ciò che la distingue dalle tante  
> altre
> biografie già pubblicate. Spero che sarà apprezzata dagli ac cademici,
> poiché sono io stesso un accademico, ma mi auguro allo stesso tempo  
> che
> possa essere letta e gradita anche dai lettori non specialisti».
>
> -  In che cosa si differenzia dalle altre biografie già pubblicate da
> quella ancora valida di Noel Stock a quella più recente di H. Car  
> penter?
>
>        «La mia intenzione era quella di in quadrare l’uomo assieme  
> alla sua
> o pera, considerandole imprescindibi li; volevo vederlo e descriverlo
> so prattutto come poeta, dato che quel lo che di lui resterà è la  
> poesia che
> ha scritto, e soprattutto i /Cantos/, che so no davvero il poema  
> epico in
> lingua inglese del XX secolo. Esistono bio grafie che si  
> concentrano sulla
> vita ma non gli rendono giustizia come poeta; così come esistono studi
> criti ci che ne illuminano la poesia ma i gnorano la sua vita. Dal  
> momento
> che Pound dedicò tutta la sua vita a scrivere il suo poema epico,
> descri verlo così, con l’intenzione sempre indirizzata alla sua  
> opera, anche
> se talvolta si lasciò distrarre dalla pro paganda, mi sembrava  
> l’unica cosa
> giusta da fare. Forse va detto che non sto scrivendo semplicemente una
> biografia, ma una biografia critica, che cerca di comprendere la  
> poesia di
> Pound insieme con la sua prosa, il suo pensiero, i suoi amori e le sue
> at tività… in una parola, la sua vita».
>
> - Pound è ancora una figura contro versa, che gli universitari non
> consi derano degna di attenzione per le sue tante eccentricità.  
> Qualcosa,
> fi nalmente, sta cambiando?
>
>        «Diciamo che la sua grandezza è contemporaneamente  
> riconosciuta e
> rifiutata, esaltata e denigrata – gli ac cademici hanno le loro  
> priorità…
> Naturalmente, le sue 'eccentricità', il suo non volersi conformare  
> alle
> i dee 'corrette' furono e sono ancora una sfida che divide il  
> giudizio su di
> lui. La sua originalità e i suoi errori dovrebbero condurci a una  
> migliore
> comprensione e a una più adeguata valutazione sia della sua vita  
> che del suo
> lavoro, che rimane duraturo».
>
> - Ribelle, vulcano solitario, attaccabri ghe: quale di queste
> definizioni si a datta meglio alla vita di Pound?
>        «Sono tutte semplificazioni, e ognu na contiene un po’ di  
> verità. Ma
> non si può pretendere di racchiudere u na vita, e specialmente una  
> vita
> co me quella di Pound, in una parola o in un’etichetta. Il modo  
> migliore per
> tentare di definirlo è attraverso la paziente raccolta e stesura delle
> tes sere che compongono il mosaico della vita».
>
>       ==
>
>
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